PRESCRIZIONE BREVE

01.07.2012 16:58
Anche oggi il primo sguardo sul mondo restituisce qualcosa di sufficientemente squallido.
Solo un poco sopra la media.
 
La protervia con cui i nostri governanti perseguono i loro ipocriti obiettivi, mi lascia ammirata.
Perché persino la capacità di generare nausea, portata allo stato dell’arte, può affascinare.
Pur di salvare il principe, non si fanno alcuno scrupolo di cancellare speranza di giustizia.

Gridano suoni privi di senso, scollandosi ogni giorno di più dalla realtà.

 
Forse c’è stato un momento in cui hanno pensato di avere un ruolo nella calibratura di questo strano strumento d’intrattenimento circense che è la democrazia.
Adesso sono in grado solo di richiamarsi l’un l’altro dal nulla metafisico nel quale avrebbero meritato di rimanere in eterno.
La cosa più rivoltante è che fanno tutto questo con dispendio di intelligenza.  

Il succo di ogni loro pensiero diventa maleodorante liquame.

 
Oscenamente perpetuano lo scandalo di sé di fronte alla Verità.
Hanno labbra imputridite dall’uso sconcio delle menzogne,
così generosamente profuse per tacitare l’inerme semplice evidenza.
 
Si ammantano di sogni strappati al groviglio del loro delirio.
Giustificano se stessi per mezzo della vanità.
 
Per certi versi mi affascina il meccanismo che conduce la loro intelligenza a rinnegarsi, mi seduce il ballo lubrico e malsano  nel quale obiettivamente eccellono.
 
Li osservo, mi sconcertano, lascio che l’ipnotica catena dei movimenti mi faccia pulsare pensieri.

   
Ma il meccanismo s’è inceppato.

E' vicina l'ora in cui, come risvegliati da un sonno lisergico, li vedremo tutti per quello che sono:
misere nullità.
Vuoto niente nulla zero.
 


Alcune vicende giudiziarie che potrebbero non avere mai più seguito:
processo Mills, Mediaset e Mediatrade, ovviamente; Clinica Santa Rita a Milano, processo Cirio, processo Thyssen Krupp, scandalo sanità pugliese, processi Fincantieri, processo Eternit, processo Ilva di Taranto, crac Parmalat, crollo della Casa dello Studente all’Aquila, Strage di Viareggio